Dente di leone

Pianta erbacea perenne, munita di una grossa radice carnosa, laticifera, dalla quale si originano una rosetta di foglie ed uno o più peduncoli fiorali.

Le foglie sono tutte radicali, glabre o quasi, pennatopartite, con segmenti triangolari lanceolati.

I fiori sono raccolti in capolini isolati, questi ultimi  sorretti da  peduncoli radicati eretti, a brattee numerose. intere, lanceolate; sono di colore giallo-dorato, con ligule che si ripiegano, alla sera o con il cattivo tempo, sul centro del capolino.

I frutti ad achenio, compressi e grigiastri sono prolungati in un becco filiforme, che porta un pappo di setole bianche, raggianti che formano, a maturazione tutti insieme, un globo piumoso.

Diuretiche e depurative, buono per il fegato ed il rene. È inoltre tonico-amaro, decongestionante, antiputrescibile, antiscorbutico. Comunemente usato per gastriti, costipazioni, cistiti, e in generale per tutte le malatie del ricambio.

NB: tutte le informazioni e le illustrazioni presentate in questa sezione sono tratte dal volume "Curarsi con erbe, radici, foglie e fiori" di Emanuela Borio, edito da Editrice VELAR di G. Serra.

Dente di leone