Fico d'india
È una pianta dall'aspetto strano, che raggiunge i 2 o 3 m di altezza, nella quale i rami sono trasformati in pale appiattite di colore verde, i cladodi; sulla loro superficie si notano delle areole formate da sottilissime spine di colore giallastro e molto irritanti, talvolta è presente anche una spina più grossa e più lunga. La parte bassa della pianta col passare del tempo lignifica e assumeee una forma più clinidrica, tanto da assomigliare ad un tronco vero e proprio, screpolato e di colore grigiastro.
Le foglie piccolissime, sono inserite nelle areole e cadono quasi subito. La funzione clorofilliana, in questo tipo di pianta è svolta dai rami.
I fiori nascono nella parte apicale dei cladodi, sono formati da sepali carnosi e verdi e da petali ovali, numeroci, di un bel giallo brillante.
I frutti hanno la superficie rivestita anch'essa da areole con spine irritanti; hanno forma oblunga, il colore passa, con la maturazione, dal verde al giallo-rossastro; la polpa all'interno è dello stesso colore e contiene numerosi semi, piccoli e duri.
Il fico d'india ha proprietà medicinali, anche se i suoi effetti terapeutici sono molto leggeri; le pale o cladodi hanno una attività amoliente e idratante, i fiori hanno una lieve proprietà antispasmodica che interessa l'intestino e la milza, mentre i frutti sono nutritivi, dissetanti e rinfrestanti. Gli Arabi considerano i frutti del fico d'india un ottimo rimedio contro le diarree e le dissenterie: infatti i semi che essi contengono, data la loro stessa struttura e la presenza di trannini, hanno virtù astringenti. Bisogna però fare attenzione, perchè un consumo esagerato di frutti può provocare una molesta stitichezza.
NB: tutte le informazioni e le illustrazioni presentate in questa sezione sono tratte dal volume "Curarsi con erbe, radici, foglie e fiori" di Emanuela Borio, edito da Editrice VELAR di G. Serra.