Camomilla romana

È una pianta erbacea perenne, pubescente e a caule in parte striscante, in parte eretto, alto fino a 30 cm e ramificato.

La pianta emana un forte odore aromatico che la contraddistingue. Le foglie sono di colore verde chiaro, quelle inferiori hanno il picciolo, mentre quelle superiori sono sessili; hanno forma oblunga, sono bipennatosette e lacinie lineari, e rivolte in tutte le direzioeni.

I fiori sono raggruppati in capolini di 2-3 cm di diametro, con peduncoli ingrossati leggermente all'apice e con un ricettacolo conico rivestito di pagliette resistenti; durante la fioritura la forma conica si accentua maggiormente; i fiori sono in genere ligulati nella specie coltivata mentre si trovano anche non ligulati in quella spontanea.

Il frutto è un achenio, abbastanza piccolo, percorso nella faccia esterna da alcune costole sottili mentre nella parte interna è diviso da 3 coste filiformi.

La pianta ha proprietà antispasmodiche, toniche, antalgiche; è un moderato sedativo dei nervi, un aperitivo; utile come stimolante gastrico e come digestivo; è un antianemico, vermifugo, emmanegogo, vulnerario; può svolgere un'azione febbrifuga, sudorifera, cicatrizzante e battericida. È un efficace antiflogistico e antioftalmico.

NB: tutte le informazioni e le illustrazioni presentate in questa sezione sono tratte dal volume "Curarsi con erbe, radici, foglie e fiori" di Emanuela Borio, edito da Editrice VELAR di G. Serra.

Camomilla romana